Sette profughi viaggiavano nascosti in una cisterna di mais

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Polizia di Stato

Il vagone cisterna su cui viaggiavano i 7 stranieri

Sette giovani di diverse nazionalità nascosti all’interno di una cisterna contenente mais: è la scoperta fatta dalla polizia di Verona su un treno proveniente dalla Serbia. È stato possibile rintracciarli grazie alla telefonata di uno degli stranieri, un marocchino, girata dal numero unico di emergenza 112 alla Polfer di verona: il giovane, in un italiano stentato, raccontava di essere chiuso all’interno di un treno di cereali insieme ad altri 6 extracomunitari.

Un poliziotto è rimasto in contatto telefonico per circa 40 minuti con lui per localizzare la posizione del treno. Mentre partivano le ricerche sui treni provenienti dal confine orientale, un operaio di un’impresa ferroviaria, passando nei pressi del convoglio in sosta al binario 12 dello scalo merci di Verona Porta Nuova, ha sentito dei rumori provenire dall’interno di una cisterna e ha dato l’allarme.

Intorno alle 12,30 sono stati i vigili del fuoco ad aprire il carro e dentro hannoi trovato sette uomini, tra i 20 e 25 anni di età, di cui 5 hanno dichiarato di essere afgani, uno proveniente dal Marocco ed uno iraniano. Il treno merci che trasportava cereali per uso animale proveniva da Villa Opicina ed era partito dalla Serbia diretto a Poggio Rusco (Mantova). Gli stranieri sono stati trovati in discrete condizioni di salute e non bisognosi di cure mediche, secondo quanto riferito dal personale sanitario che li ha visitati sul posto. A bordo degli altri vagoni non sono state trovate altre persone.

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