Weir, il colosso azzurro centra l’oro

AGI – Un oro nato per caso sul web. Zane Weir, il colosso azzurro con sangue sudafricano, è il nuovo campione europeo del getto del peso. Una spallata potente che ha fatto volare la sfera da oltre sette chilogrammi a 22,06 metri, nuovo primato italiano e miglior prestazione europea dell’anno. Chapeau, tutto in colpo solo. L’oro di Zane è anche la medaglia numero 100 dell’Italia dell’atletica leggera in 37 edizioni degli Euroindoor (da Vienna nel 1970). A Istanbul, in una Turchia che dopo un mese sta cercando di risollevarsi dal devastante terremoto che ha causato oltre 51mila vittime, la finale dei colossi del peso è stata scoppiettante ed emozionante.

Weir nell’autunno ante pandemia di coronavirus era nella sua Sud Africa quando ha scritto via web all’allenatore azzurro Paolone Dal Soglio facendo riferimento sia alla voglia di crescere ancora di più e raccontato le origini triestine di suo nonno materno Mario.

Premesse che hanno acceso l’interesse di Dal Soglio. Ora questo gigante buono alto 190 centimetri per 112 chilogrammi di peso, italiano dal febbraio del 2021 e arruolato nelle Fiamme Gialle, è sul tetto d’Europa dopo essere rimasto a lungo lontano dalle pedane a seguito di un infortunio alla mano destra. In finale Zane ha messo in evidenza la sua grinta unita alla ‘forza brutà per far volare il più lontano possibile la sfera. 

Il pesista azzurro in pochi minuti ha migliorato due volte il record italiano del peso al coperto del quale era già detentore. Weir dopo essere balzato al comando della gara con 21,89 metri, poco dopo è stato superato dal ceco e campione uscente Tomas Stanek con 21,90. Il 27enne lanciatore cresciuto a Durban, studente di contabilità finanziaria a Città del Capo e poi atleta professionista in quel di Johannesburg, non voleva uscire dall’Atakoy Arena della città turca senza la sognata medaglia d’oro.

Al terzo lancio il suo attrezzo è atterrato sui materassi a 22,06 metri. Quella di Zane Weir – personale outdoor è di 21,99 come quello di Leonardo Fabbri, oggi incredibilmente in giornata ‘no’ (sei nulli) – è la seconda misura di un italiano oltre i 22 metri. L’unico pesista capace di tanto era stato negli anni ’80, Alessandro Andrei: nella magica serata di Grosseto del 12 agosto 1987 l’allora poliziotto fiorentino (in pensione da alcuni anni) miglioro’ sei volte il record del mondo arrivando fino a 22.91. Weir ha riportato dopo 27 anni il titolo europeo del peso al coperto: l’ultimo era stato l’8 marzo del 1996 il suo allenatore Dal Soglio alla Globe Arena di Stoccolma con 20,50.

Stanek non è più riuscito a migliorarsi e a completare il podio è stato l’ucraino Roman Kokoshko con 21,84 metri che all’ultimo lancio ha sfilato il bronzo dal collo del croato Filip Mihaljevic (21,43). Il primo pomeriggio delle finali degli Europei indoor di Istanbul è stato contraddistinto anche dal record del mondo del pentathlon della belga Nafissatou Thiam.

La 28enne di Bruxelles, campionessa olimpica, mondiale ed europea di eptathlon, ha portato il limite a 5.055 punti strappandolo dopo undici anni all’ucraina Natalja Dobrynska (5.013). Nei 3000 metri si è fermata ai piedi del podio Nadia Battocletti.

L’italiana è stata a lunga protagonista ma non ha potuto nulla quando le due tedesche hanno incrementato: vittoria per Hanna Klein in 8’35″78 davanti a Kostanze Klosterhalfen (8’36″50). Nei 1500 vinti dal solito norvegese Jakob Ingebrigsten (3’35″95), quinto Pietro Arese (3’38″31) mentre l’atteso Ossama Meslek è stato costretto a fermarsi causa una caduta. Domani riflettori puntati soprattutto sul rettilineo da 60 metri: Marcell Jacobs andrà a caccia di confermarsi ‘Re d’Europa’ della velocità anche al coperto. 

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