Riapre la ‘strada dei pastori’ a Napoli, niente luminarie e poca gente

AGI – Il presepe a Napoli ha radici antiche, artigiani specializzati e una via celebre al mondo che ne ospita tutte le botteghe. Ma via San Gregorio Armeno, poche decine di metri a perpendicolo con il Decumano inferiore, quest’anno non è più così tanto frequentata da richiedere un’ordinanza del sindaco per istituire sensi di marcia alternati per i visitatori. Non c’è folla e non ci sono luci.

La strada dei presepi accoglierà i napoletani e i turisti che riusciranno ad arrivare in città con le classiche statuine che raffigurano i personaggi dell’attualità o simbolo della storia  in bella vista sull’uscio delle botteghe.

I negozi delle 27 famiglie di presepiai che insistono nella strada si preparano al Natale riaprendo dopo lo stop forzato di novembre e dedicano questa fiera natalizia a Diego Armando Maradona. La statuetta del talento argentino spopola sulle bancarelle, tra rappresentazioni di altezza varia ormai datate e quelle realizzate subito dopo la sua morte che lo raffigurano con ali dorate.

“Ogni giorno che passa sento che il legame e l’amore tra la città e Diego diventa più forte – dice il fratello Hugo, che ha tagliato il nastro di un mercato all’insegna dell’attesa e della speranza – è la prima volta che esco di casa dal giorno della sua scomparsa e l’ho fatto per dare un sostegno ai commercianti e stare vicino alla mia città”. 

L’emergenza sanitaria e le restrizioni frenano l’afflusso di curiosi e acquirenti anche tra i napoletani, ma i maestri dell’arte presepiale confidano in maggiori presenze con l’avvicinarsi delle festività natalizie. I titolari delle botteghe giudicano la loro situazione “triste, per non dire tragica”, segnalando che finora si è perso il 75% del fatturato annuo, dato che la maggior parte di questo si consolida tra novembre e dicembre. Inoltre, il codice Ateco della loro categoria li ha esclusi sinora da ogni forma di ristoro.

Il loro auspicio è che la Campania torni presto ‘gialla’ per dare fiato a vendite che l’on line, seppure praticato da molti di loro, non riesce a riportare a livelli tali da compesnare le perdite del 2020. Ma proprio nel momento più difficile c’è chi ricorda la positività e il sorriso di Maradona, ispirazione per non perdere la fiducia e guardare con un po’ di ottimismo al futuro. Anche perché, come insegna Eduardo De Filippo, anch’egli statuetta tra le più presenti in tutte le botteghe, ‘adda passà ‘a nuttata’

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