Salvini vuole il dialogo con gli ultrà per risolvere la violenza negli stadi, scrive La Stampa

Salvini vuole il dialogo con gli ultrà per risolvere la violenza negli stadi, scrive La Stampa

Non inasprimenti legislativi o misure di polizia, bensì il coinvolgimento dei diretti interessati. “A inizio anno convocherò al Viminale i responsabili di tifoserie e società di Serie A e B, affinché gli stadi e i dintorni tornino a essere un luogo di divertimento e non di violenza”. Lo ha annunciato il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini secondo un retroscena de La Stampa. Il ministro a Catania ieri ha voluto incontrare anche la signora Marisa Grassi, vedova dell’ispettore Raciti, una vittima del dovere, morto nel 2007 nel corso di scontri tra poliziotti e tifosi. “Ci incontreremo di nuovo, anche per discutere di sicurezza dentro e fuori gli stadi”, ha fatto sapere. 

Il quotidiano torinese definisce questa mossa del ministro dell’Interno “una sterzata a destra e una a sinistra, gli ultras, ma anche la vedova Raciti”. 

“E la strategia sembra quella di una ‘pax salviniana’ che parte dal basso. Certo è che il ministro Salvini non ha e non intende avere un atteggiamento distante dai tifosi. D’altra parte l’attenzione verso il calcio – non foss’altro per sanare la frattura che ci fu tra le tifoserie organizzate e il leghista Maroni, proprio dopo la norte di Raciti, quando l’allora ministro dell’Interno usò la mano persante verso gli ultras e impose la tessera del tifoso – è un caposaldo della sua comunicazione politica.

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